Mondo, Trials ad altissima velocità

21 Giugno 2021

Dopo tre giornate di gare l'Hayward Field di Eugene ha offerto risultati spettacolari nello sprint e nei lanci. Trials olimpici anche in Kenya e Nigeria. L'europeo a squadre con First, Second e Third League. Piovono record dall'Asia. Mahuchikh 2,00.
di Marco Buccellato

L'ultima notte di Eugene ha eletto Trayvon Bromell l'atteso alfiere della velocità USA per Tokyo. Il precoce talento statunitense, arrivato al primato mondiale U20 e a una medaglia iridata prima di infortunarsi gravemente, ha chiuso il cerchio del ritorno ad altissimi livelli vincendo i 100 metri in 9.80/0.8, in una finale fantastica che ha promosso ai Giochi anche Ronnie Baker (9.85) e il bronzo mondiale dei 400 Fred Kerley (9.86), premiato per l'azzardo di optare sullo sprint puro (farà anche i 200) lasciando, al momento, il giro di pista. La classifica recita anche il 9.89 di Kenny Bednarek (con maggiori chances sui 200) e il 9.91 del brevilineo Micah Williams, iil miglior crono di sempre per un quinto classificato nella storia dei 100 maschili. Bromell escluso (9.77 nelle scorse settimane), poker di personal best per gli altri quattro. 

GATLIN K.O. - Davanti alle telecamere non ha potuto nascondere gli occhi gonfi di lacrime. L'infortunio in finale (ultimo in 10.87) ha mortificato le ambizioni del 39enne Justin Gatlin, dalla lunga e controversa carriera, risorto dopo il purtatorio fino a rivincere un titolo mondiale dei 100 a distanza di dodici anni da Helsinki e di tredici dall'oro di Atene, e colelzionare altri tre argenti iridati e un argento e un bronzo a cinque cerchi. Chi esce battuto è anche Noah Lyles, settimo (10.05) ma, come Bednarek, con possibilità di redimersi sui 200 metri, dove è campione del mondo.

RICHARDSON FAST'N'FURIOS - La nuova regina dello sprint USA Sha'Carri Richardson ha vinto come da pronostico i 100 donne recuperando e sorpassando negli ultimi 50 metri una scatenata Javianne Oliver (al personale in batteria in 10.96), autrice di uno start perfetto. In 10.86/-1,0, destando impressione tecnica ancora più enorme di quella della semifinale, dove aveva vinto in un incredibile 10.64 con vento nemmeno eolico (2,6). La terza è Teahna Daniels, la più massiccia del trio. 

NORMAN - Michael Norman, uno dei rarissimi umani in grado di correre in meno di 10.00, 20.00 e 44.00, si è imposto sui 400 in 44.07, carte in regola per dimenticare, a Tokyo, l'infelice esperienza del mondiale di Doha, dove corse infortunato la semifinale. Con lui volano Cherry, ancora al personale in 44.35 e il nome nuovo Ross (44.74), fresco vincitore degli NCAA in 43.85. Crouser-mondiale a parte, il settore lanci ha strabiliato anche con altre prestazioni di primo piano: quella del martellista Rudy Winkler, miglioratosi di quasi un altro metro dopo i recenti progressi fino al record nazionale e del continente americano di 82,79 (19esimo all-time), e quella della discobola Valarie Allman, mezzi fisici straordinari, al titolo in 69,92 dopo la qualificazione ottenuta con 70,01, il secondo lancio della carriera oltre i settanta metri. 

CHE DECATHLON - Vince Garrett Scantling, specialista tornato quest'anno dopo lunga pausa ai box, col personale pesante di 8.647 punti, ottavo score USA all-time, trascinando oltre i propri limiti anche Bastien (8.485) e Ziemek (8.471). In nove sopra gli ottomila punti! Nella prima giornata, assegnati i 10000 metri che hanno promosso Woody Kincaid (27:53.62), Grant Fisher (27:54.29) e Joe Klecker (27:54.90), con sesto posto di Galen Rupp. 

FELIX SI'! - 35 anni, 11 ori mondiali, 6 olimpici. Allyson Felix è stata promossa a pieni voti la scorsa notte sui 400 (50.02, il suo miglior crono in quattro anni), pur perdendo da Quanera Hayes (49.78), ma precedendo di un solo centesimo la nativa di Haiti Jonathas. La possibilità di vincere un settimo oro olimpico con la 4x400, al meraviglioso traguardo della quinta Olimpiade, è più che una chimera. Stanotte, prima della pausa di due giorni, programma infuocato: Donavan Brazier alla rincorsa sugli 800, Sam Kendricks nell'asta (prima gara in orario), il salto triplo con Will Claye, la finale dei 1500 metri femminili con la scommessa di Jenny Simpson che insegue la quarta Olimpiade.

TRIALS KENYA, TORNA KAMWOROR, CHERUIYOT QUARTO - Due sprinter, Omanyala 10.02 e Otieno 10.05, stavolta oscurano gli assi del mezzofondo. Le gare di Nairobi per selezionare il team olimpico sono terminate sabato con l'apertura-choc dalla coppia di velocisti. Una delle regine dell'atletica keniana e mondiale, Hellen Obiri, ha vinto i 10000 in 30:53.60 (alla quota di Nairobi!), dopo aver perso sui 5000 per tre decimi contro Lilian Kasait (14:52.18).

Missione compiuta sui 1500 metri per Faith Kipyegon in 4:02.10, Hyvin Kiyeng ha vinto le siepi in 9:24.5 precedendo di mezzo secondo la primatista mondiale Beatrice Chepkoech. E' stato anche il trial del ritorno del tre volte iridato di mezza maratona Geoffrey Kamworor, al rientro vero dopo l'incidente stradale di alcuni mesi fa, vincitore dei 10000 in un altro crono superlativo in considerazione dell'altura, 27:01.06. Brutto k.o. per Rhonex Kipruto, ritirato a due chilometri dal traguardo. Altra sorpresa, il quarto posto sui 1500 uomini dell'iridato in carica Timothy Cheruiyot (successo di Simotwo in 3:33.02). Sui 5000 il titolo è andato a Nicholas Kimeli in 13:02.87, quello dei 3000 siepi a Leonard Bett (8:17.26, ritirato Conseslus Kipruto), quello degli 800 a Michael Saruni in 1:45.01. Ci scappa anche un record africano, firmato dal marciatore Gathimba, che ha stracciato in 1h18:3 il primato continentale del tunisino Ghoula (1h19:02, vecchio di quasi cinque lustri).

TRIALS NIGERIA, OKAGBARE NEL VENTO - Un pazzesco 10.63, inizialmente legalizzato con vento di 1,7 e poi corretto a 2,7 ma resta l'enormità cronometrica della nigeriana Blessing Okagbare, che insegue anche lei la quarta Olimpiade, dopo aver colto l'argento nel lungo a Pechino 2008. Per lei, 10.99 in semifinale, quarta volta sotto gli 11 secondi quest'anno. Sfrecciano anche Enoch Adegoke, primo sui 100 uomini in 10.00 con vento legale, la favorita dei 100hs Tobi Amusan (12.54 in batteria, 12.3 manuale in finale) e la 4x100 donne che permette al quartetto di scalare una posizione nel ranking in forza del buonissimo 42.98.

ASIA, RECORD DOPPIO NEL PESO - Mercoledì scorso apertura dei campionati arabi a Rades (Tunisia) con il record asiatico del getto del peso uomini firmato dal pesista del Bahrain Abdelrahman Mahmoud (21,15), vent'anni e un inverno trascorso in Bielorussia con un picco di 21,10. Pochi minuti fa, altro record, stavolta nel Grand Prix indiano di Patiala, a firma del 26enne Tejinder Pal Singh Toor, campione d'Asia e ottavo ai Giochi del Commonwealth, che ha trovato la serie della vita con primo lancio-record di 21,49 e altri tre lanci validi di 21,28, 21,13 e ancora 21,13. Personale precedente: 20,92. Tornando ai campionati arabi, sensazione per gli exploit della sprinter irachena Danah Hussein Abdul Razzak, tre primati nazionali in 11.24, 22.91 e 22.51! Unica esperienza nota sui 200, finora, quest'anno in Turchia, altra doppietta di primati in 23.41 e 22.97. 

FIRST LEAGUE A CLUJ-NAPOLCA - Nell'European Team Championships, verdetto favorevole a Repubblica Ceca davanti a Bielorussia in First League in Romania, dove fanno saltare il banco all'Olanda, in testa dopo la prima giornata e con Femke Bol al miglior 400 europeo 2021 in 50.37 (record nazionale). Tra i big in gara sabato, il lunghista greco Tentoglou (8,38) e la conferma del momento d'oro della triplista finlandese Salminen, ancora record nazionale con 14,63. Ieri, picchi con Elvira Herman sui 100hs (12.62), con la svizzera Salome Lang nell'alto (1,96) e con la 4x400 uomini della Repubblica Ceca, al primato europeo stagionale in 3:02.42.

SECOND E THIRD LEAGUE - In Second League a Stara Zagora (Bulgaria) vince l'Ungheria sulla Danimarca. Tra i risultati, la sconfitta del discobolo iridato lituano Gudzius (63,90) contro lo sloveno recordman europeo U23 Ceh (66,55), il 14,42 della triplista bulgara Petrova sulla slovena Filipic (14,21), 2,26 di Ivanov e 1,93 della Palsyte nell'alto, 83,00 del lituano Matusevicius nel giavellotto. In Third League a Limassol (Cipro), vince la Serbia. Risultato-top, 21,02 del pesista lussemburghese Bertemes.

ALTRO DALL'EUROPA: MAHUCHIKH 2,00 - Nei campionati ucraini di Lutsk, rientro del campione del mondo 2013 e bronzo olimpico di salto in alto Bohdan Bondarenko (2,20). Vince Protsenko con 2,26. La copertina è tutta per Yaroslava Mahuchikh, due metri al primo tentativo per poi fallire i 2,05. Classifica eccellente, con Herashchenko (1,96), Okuneva e Levchenko (1,94). Altri risultati: 4,70 da record nazionale dell'astista Kylypko, Kokhan-martello a 78,61, 54.60 della ostacolista Tkachuk. In Spagna miglior 800 donne dell'anno della cubana Rose Mary Almanza (1:56.42). Per finire, miglior crono 2021 del quartetto nazionale tedesco femminile della staffetta veloce, 42,38 a Regensburg, velocissimi anche gli uomini in 38.32, terza prestazione mondiale stagionale.

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