Palmisano fiduciosa: ''Ecco i miei eroi!''

16 Gennaio 2017

La marciatrice azzurra, quarta alle Olimpiadi di Rio 2016, si prepara ad affrontare la stagione 2017 sulla spinta di una nuova consapevolezza

di Alessio Giovannini

Antonella Palmisano, la marciatrice con il fiore in testa, è stata la migliore atleta della spedizione azzurra alle Olimpiadi. Quarta nella 20km di Rio 2016, un risultato che ne fa anche l'azzurra più in alto nell'annuale ranking della prestigiosa rivista internazionale Track & Field News. "Iniziare l'anno finalmente senza problemi fisici è una gran cosa! - esclama con soddisfazione la 25enne pugliese delle Fiamme Gialle - Nelle ultime due stagioni in questo periodo invece che marciare, vivevo praticamente in piscina".

Il rientro da Rio era stato accompagnato da una di quelle promesse che non si dimenticano facilmente.
"Il mio fidanzato Lorenzo (Dessi, marciatore della 50km, ndr), dopo che glielo avevo ricordato in diretta tv, mi ha aspettato all'aeroporto di Fiumicino e mi ha chiesto di sposarlo. Tappeto rosso, fiori, lui in ginocchio con l'anello [VIDEO]...come si fa a non accettare una proposta di matrimonio del genere?".

A quando le nozze?
"Per adesso ci siamo concentrati sulla casa. In settimana ci dovrebbero consegnare finalmente le chiavi. Per i fiori di arancio stiamo fissando la data nel 2018. Dovrà essere una gran festa e vogliamo preparare tutto come si deve. Intanto io e Lorenzo conviviamo già da diverso tempo a Ostia e con noi, da qualche mese, c'è anche un altro inquilino...".

E chi sarebbe?
"E' un husky di sei mesi color cioccolato. Me lo ha regalato mio padre Carmine che a Mottola (Taranto) ha un allevamento di questa razza di cani. Quando è nato era il più piccolo della cucciolata, aveva le zampe deboli e sembrava messo molto male. Anche il veterinario era pessimista, perché il cane non riusciva nemmeno a camminare. Io e Lorenzo però non ci abbiamo pensato due volte e ci siamo subito presi cura di lui. Per fortuna piano piano le sue condizioni hanno iniziato a migliorare e me lo sono ritrovato che provava ad inseguirmi mentre mi allenavo.

L'ho chiamato Hero perchè è testardo ed è riuscito a rimettersi in piedi malgrado mille difficoltà che lo davano per spacciato".

Sembra un po' la tua storia...
"Come ho già detto è stato il film degli ultimi due anni. Infortuni, qualche momento di sconforto, lavori alternativi e tanta pazienza, ma sempre con l'obiettivo della grande manifestazione davanti agli occhi. Sono arrivati così, a denti stretti, il quinto posto ai Mondiali di Pechino e il quarto a Rio".

2017, il tuo cammino continua verso un altro traguardo mondiale.
"Credo di aver raggiunto la consapevolezza che serve per affrontare sotto una nuova luce la scena internazionale. Sono pronta a giocarmela con ogni avversaria. Dai Mondiali di Londra mi aspetto qualcosa di importante. Prima, però, vorrei tornare in azzurro a maggio per la Coppa Europa a Podebrady. E' una competizione che mi è sempre piaciuta molto perché conta anche il risultato di squadra".

Cosa metti nel bagaglio per partire verso la nuova stagione?
"Porto con me il lavoro costruito duramente in tutti questi anni con il mio coach Patrizio Parcesepe. Sono affezionatissima al braccialetto con i cinque cerchi che mi ha regalato perché è il simbolo di tutto quello che abbiamo affrontato per raggiungere il sogno della mia prima Olimpiade ad un passo dal podio. E poi c'è mia madre Maria che fa la sarta e sta già pensando a come confezionare il mio prossimo fermaglio. E' da quando sono piccola che mi prepara questi fiori colorati di feltro da mettere nei capelli durante le gare. E' il mio portafortuna e spero che sarà così anche stavolta".

Intanto la portoghese Ines Henriques ha appena stabilito il primo record del mondo ufficiale della 50km di marcia femminile, 4h08:26. Te la sentiresti di affrontare anche questa distanza?
"Certo che 50 chilometri sono proprio tanti! Per il momento meglio pensare solo alla mia 20 chilometri, ma il fatto che una donna possa marciare su un crono quasi di livello maschile anche sulla prova più lunga e faticosa, vuol dire che noi ragazze quando ci mettiamo in testa una cosa siamo davvero le più forti!"

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