Eleonora Marchiando parte per Tokyo. Il sogno olimpico diventà realtà

22 Luglio 2021

di Valle D Aosta

Eleonora Marchiando, 24 anni da compiere a fine settembre, si ricorderà negli anni questo straordinario 2021; l’anno della sua prima Olimpiade. Venerdì 23 luglio, nel giorno della cerimonia ufficiale di inaugurazione, che si terrà allo stadio olimpico di Tokyo, sarà in partenza dall’aeroporto internazionale “Leonardo Da Vinci” di Roma Fiumicino dove spiccherà il volo, da protagonista, verso la 32esima edizione dei Giochi olimpici estivi.

Eleonora è l’ottava valdostana che prende parte ai Giochi olimpici estivi, con l’atletica protagonista con sei che l’hanno preceduta; a cui si aggiunge la sola Charlotte Bonin, che di atletica ne ha “mangiata”, e non poco, e anche lei protagonista a Tokyo nel triathlon paralimpico, guida di Anna Barbaro, e così alla sua terza partecipazione dopo Pechino 2008 e Londra 2012. In bocca al lupo.

Tornando all’atletica. Con questa partecipazione è la quarta volta che una donna valdostana si guadagna la massima competizione mondiale sportiva, quella leggendaria sotto i cinque cerchi. Ad aprire fu Vittorina Vivenza nel 1928 ad Amsterdam, poi quasi 70 anni dopo, Roberta Brunet, fantastico bronzo ad Atlanta 1996 e a distanza di 20 anni Catherine Bertone grandissima ai Giochi di Rio de Janeiro 2016. Ora, trascorsi 5 anni, a causa della pandemia, è la volta di Eleonora Marchiando.

Sono quattro, un numero che si ripete, i valdostani olimpici nelle specialità degli ostacoli, quella quindi più partecipata, ma Eleonora è la prima donna che entra nella “magic list”. Eddy Ottoz, capace di doppiare la presenza sotto i cinque cerchi nella specialità dei 110hs, si è guadagnato la vetrina prima nel 1964 a Tokyo e nel 1968 dove fu grandioso bronzo a Città del Messico. A seguire nel 1972 portò in alto i nostri colori, Marco Acerbi in quella manifestazione che per anni fu ricordata per la strage dell’organizzazione terroristica palestinese contro gli atleti israeliani. Allora Acerbi raggiunse la semifinale, anche lui nella gara degli ostacoli alti, i 100hs. Due impegni olimpici anche per il primogenito di famiglia Ottoz/Calvesi, Laurent Ottoz, semifinalista sia nel 1992 a Barcellona nei 110hs che quattro anni dopo ai Giochi di Atlanta 1996, questa volta sui 400hs.

 

A distanza di 57 anni i Giochi estivi tornano nella capitale del Sol Levante. Nel 1964 l’edizione numero XVII si tenne proprio a Tokyo dove un allora 20enne Eddy Ottoz si fece conoscere al mondo partecipando, sotto l’acqua (e senza occhiali), alla finale dei 110hs piazzandosi 4°. Un filo unisce quindi il tecnico Eddy Ottoz e l’atleta Eleonora Marchiando, appunto la partecipazione olimpica, nella stessa sede, Tokyo.

Eleonora è lontana da Aosta e l’abbiamo raggiunta prima della sua partenza per farci raccontare le tappe che le hanno garantito la fantastica esperienza olimpica.

D. Qual’è stato il passaggio che ti ha permesso di occupare un posto nell’Italia team per Tokyo?
R. “Venivo da un anno di stop a causa di un infortunio e nel 2020, nonostante il Covid, sono riuscita a fare una buona preparazione invernale. Un anno terribile, come Paese, dove come atleta le competizioni sono state quasi azzerate, a parte pochissime eccezioni. Forse il non dover finalizzare le gare mi ha permesso di curare meglio la parte muscolare e guarire completamente. Poi penso che la scelta fatta assieme ad Eddy di organizzare dei periodi di preparazione a Rieti con il professore Roberto Bonomi, siano stati di grande stimolo e mi abbiamo permesso il salto di qualità”.
D. Il titolo italiano agli assoluti di Rovereto con minimo olimpico raggiunto con il fantastico 55”16, ti hanno dato la certezza di vivere questo sogno. Cosa hai fatto da allora?
R.Smaltita l’adrenalina e la grande soddisfazione ho ripreso una fase di carico in quanto fino agli italiani ho gareggiato tanto, alla caccia del minimo, e un richiamo mi ha permesso di definire alcuni dettagli. Ora sono pronta a partire e a godermi ogni attimo di questa entusiasmante esperienza”.
D. Se i Giochi si fossero tenuti regolarmente nel 2020 non avresti partecipato…..
R.Non si può cambiare il corso degli eventi. Posso solo dire che lo slittamento di un anno dei Giochi di Tokyo ha dato a tutti gli atleti una possibilità in più per qualificarsi. Io mi sono fatta trovare pronta e penso di essermi guadagnata questa chiamata”.
D. Ora, pronta per la gara individuale, senza escludere la prospettiva di una presenza nella staffetta?
R.Tokyo è un sogno che si avvera, ma da atleta devo restare concentrata per onorare al massimo questa opportunità e la bandiera italiana che sento di rappresentare. Voglio fare bene ed il primo obiettivo è quello di migliorare il PB, poi se anche riuscissi a superare il turno sarebbe fantastico”.

 

Eleonora parte per la grande, fantastica esperienza che ogni sportivo vorrebbe vivere; la partecipazione ai Giochi olimpici. E’ stata bravissima e ora dovrà superarsi; ma ha grinta e determinazione per vivere questa esperienza che si è pienamente guadagnata. In Giappone si unirà agli altri azzurri dell’atletica che, a scaglioni, stanno giungendo nella prima sede che li ospiterà, il Waseda University di Tokorozawa, una trentina di chilometri dalla capitale, dov’è in programma la fase di adattamento al fuso orario (7 ore). Poi, a ridosso dalle gare, il trasferimento al villaggio olimpico d Tokyo.

 

Eleonora Marchiando scenderà in pista per il primo turno dei 400hs sabato 31 luglio (alle ore 9,00 locali; le 2,00 italiane); lunedì 2 agosto è prevista la semifinale (alle ore 20,35 locali, le 13,35 italiane), mentre la finale è in calendario per mercoledì 4 agosto (alle ore 11,30 locali, le 4,30 italiane).

L’aostana della Calvesi è nel lotto delle due staffette del miglio azzurre. La 4x400 mista corre il primo turno nel giorno di apertura del calendario dell’atletica, venerdì 30 luglio (alle ore 20,00 locali, le 13,00 italiane) con finale in programma il giorno seguente, sabato 31 luglio (alle ore 21,35, le 14,35 italiane).

La 4x400 donne corre il primo turno giovedì 5 agosto (alle ore 19,25 locali, le 12,25 italiane) e la finale sabato 7 agosto (alle ore 21,30 locali, le 14,30 italiane)

 


Le staffettiste azzurre nell'ultimo raduno di Formia prima della partenza per Tokyo


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