Atletica: uno sport di Squadra

06 Giugno 2024

Riunione 29 maggio

Il primo evento di confronto promosso dalla Commissione Giovani, e supportato dal Comitato Regionale Fidal, ha riscosso, nella serata del 29 maggio, una soddisfacente partecipazione.

Lo sviluppo delle tematiche proposte, che hanno coinvolto tutte i soggetti operativi del movimento dell’atletica regionale (Atleti, Tecnici Giudici e Dirigenti), si è rivelato costruttivo e foriero di un ampliamento di vedute in particolare nelle relazioni fra i soggetti coinvolti.

Ad aprire il tavolo di confronto è stato il Presidente del Comitato, Carlo Rosiello, che ha proprio sottolineato la necessità e la volontà di stimolare una maggior collaborazione fra le parti, così da rendere reciprocamente più efficace lo svolgimento degli specifici ruoli, che, pur partendo da una fondamentale diversificazione, possono trovare in una relazione più collaborativa, un complessivo miglior funzionamento dei meccanismi di svolgimento delle manifestazioni. Un modo perchè le parti possano diventare un tutto in una visione organicistica (organica?) e non frammentata dell’universo Atletica; il titolo dell’incontro è infatti un significativo input: “Atletica: uno sport di squadra!”

Considerato che l’incontro nasce proprio dalla Commissione Atleti, il Presidente ha evidenziato l’importanza della componente più giovane del nostro mondo, così da cogliere ed integrare i nuovi linguaggi, le nuove proposte, vedute ed esigenze di un’epoca in costante e rapida evoluzione. Gli elementi da non sottovalutare saranno dunque anche quelli della formazione, della sempre maggiore professionalità, affiancata alla ricerca di nuove e più ingenti forme di retribuzione.

La Commissione Atleti si è a questo punto espressa con interventi propositivi e puntuali: il primo è stato quello del Presidente della Commissione, Giordano Musso, seguito da quello di Mattia Braggio, Consigliere della Commissione. Il pensiero di fondo è quello di cogliere l’opportunità, sia da parte degli atleti, sia delle figure istituzionali, dell’apertura di un dialogo capace di dar voce e fare sistema fra le esigenze dei protagonisti delle nostre specialità (gli Atleti) e di coloro che costruiscono il loro percorso (i Tecnici) ed organizzano le loro attività perché possano esprimersi al meglio (Società, Dirigenti, Giudici e Federazione).

Molto significativo, anche perché frutto di una ormai pluriennale esperienza a livello nazionale ed internazionale, è stato l’intervento di Federico Picchi, vice Fiduciario Nazionale del GGG, che ha sottolineato l’importanza di una collaborazione sui campi che permetta, attraverso una visione più armonica fra i diversi ruoli, di rendere lo svolgimento delle manifestazioni più funzionale alle esigenze di tutti: a fronte dell’impegno profuso dai giudici, si rivela fondamentale l’elemento di sintonia che agevoli e favorisca le prestazioni e riduca i margini di errore, spesso frutto di una tensione che può risolversi proprio nella sinergia fra le diverse figure.

E’ stato dunque il momento dell’intervento del Fiduciario Regionale dei Giudici, Franco Petenzi, che, dopo aver esordito ringraziando tutta la sua squadra di giudici ed aver ricordato il loro apporto volontaristico, ha ribadito l’importanza di favorire nuovi reclutamenti, soprattutto fra i giovani, anche in funzione dell’inserimento ed utilizzo sempre più incisivo delle nuove tecnologie all’interno delle manifestazioni.

Il Fiduciario tecnico, Emidio Orfanelli, è intervenuto ricordando di aver puntato particolarmente, con la collaborazione della struttura tecnica, sull’aumento degli impegni nel corso dell’anno con raduni di categoria e rappresentative, così che i momenti di coesione e condivisione possano essere sempre maggiori.

Fra gli altri, molto interessate ed incisivo è stato l’intervento di Sergio Lo Presti, allenatore specialista e benemerito, che, con riguardo ai rapporti fra i vari soggetti attori del nostro sport, si è soffermato sulla figura del tecnico, evidenziando che con la presenza quotidiana al fianco degli atleti, lo stesso è equiparabile ad un lavoratore, proprio perché  svolge un lavoro che non si riduce al momento delle competizioni, ma che costruisce nel corso di tutto l’anno i propri atleti, senza dimenticare che di questo lavoro fa parte anche l’insegnamento del rispetto della figura dei giudici di gara.

L’incontro è stato chiuso dal presidente Rosiello che ha segnalato la necessità di indirizzare ulteriori risorse verso le fasce giovanili perché saranno loro gli atleti del futuro, i tecnici del futuro ma soprattutto saranno le nuove generazioni dirigenziali che permetteranno di assicurare e garantire un consolidato e promettente futuro all’atletica italiana.



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